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Annunciava loro il regno di Dio

Paolo era naufragato sull’isola di Malta insieme al resto delle persone della nave sulla quale veniva portato a Roma. Dopo tre mesi, partì e iniziò a muoversi verso nord, fermandosi a Siracusa e poi proseguendo a nord, appena al largo della costa di dove viviamo oggi. Fecero un paio di altre soste nel loro viaggio verso Roma e infine arrivarono nella capitale, dove Paolo si mise intenzionalmente in contatto con i leader ebrei locali, invitandoli persino a casa sua per parlare con loro.

Essi furono disposti ad ascoltare per un certo tempo, ma quando Paolo cominciò a insegnare loro riguardo a Cristo, enfatizzò l’insegnamento del regno di Dio:

E, avendogli fissato un giorno, vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli dalla mattina alla sera annunciava loro il regno di Dio, rendendo testimonianza e cercando di persuaderli, per mezzo della legge di Mosè e per mezzo dei profeti, riguardo a Gesù.

Atti:28:23

Paolo spiegò ai leader ebrei il regno di Dio, la Legge di Mosè e i Profeti. Ma perché questi punti erano al centro della sua discussione con gli Ebrei? Due motivi principali:

Primo, gli Ebrei credevano, e in effetti molti ancora credono, che le alleanze abramitica e mosaica fossero le alleanze che avevano con Dio. Ma Paolo stava spiegando che ora esisteva una realtà diversa, un modo diverso per avvicinarsi a Dio. Dio aveva detto ad Abramo e Mosè che sarebbe stato il loro Dio e che essi sarebbero stati il suo popolo. Ad Abramo, Dio disse che dovevano circoncidere i loro maschi come segno di appartenenza al suo popolo, e a Mosè ricordò che lui e tutto il popolo dovevano obbedire ai suoi comandamenti. E se lo avessero fatto, l’alleanza sarebbe rimasta in vigore.

Ovviamente, gli Israeliti non solo disobbedirono ai comandamenti di Dio, ma rinnegarono anche la loro fedeltà a Dio come loro re. Dissero che volevano un re umano, come tutte le altre nazioni intorno a loro. E insieme a questo desiderio arrivò anche la loro continua adorazione degli altri “dei” delle nazioni pagane.

Così, quando Gesù venne, predicò il regno di Dio. Perché? Perché in Cristo, Gesù venne per reclamare ciò che era di diritto suo: il suo regno, il suo popolo sulla terra.

Ovviamente, quando gli Israeliti lo ascoltavano, assumevano che il regno di Dio fosse la nazione di Israele. Continuavano a pensare alle alleanze abramitica e mosaica. Ma quelle alleanze erano state infrante da tempo, e durante l’Ultima Cena, Gesù spiegò che ora c’era una nuova alleanza, un’alleanza stabilita nel suo sangue. Coloro che avrebbero riposto la loro fede nel sangue di Gesù sarebbero stati il suo popolo. E infatti, il suo sangue sarebbe stato offerto a tutti i popoli, non solo agli Israeliti. L’offerta dell’alleanza era ora estesa a tutti, non più solo agli Israeliti.

Paolo spiegò anche la Legge e i Profeti ai leader ebrei. Lo fece per aiutarli a comprendere che Gesù è il re del regno di Dio. La Legge e i Profeti parlavano del Messia, colui che sarebbe venuto per governare il suo popolo. Questo Messia era stato profetizzato per compiere molte opere straordinarie: nascere da una vergine, essere ucciso pur essendo innocente e risorgere dai morti.

Ovviamente, l’unico ad aver adempiuto tutte queste profezie, e molte altre, fu Gesù. E così Paolo spiegò loro tutte queste cose. Essi ascoltarono e decisero se credere o meno.

Alcuni credettero. Sfortunatamente, altri no. Coloro che non credettero rifiutarono il vero re d’Israele, il Messia, Gesù Cristo. Rifiutarono di entrare a far parte del vero regno di Dio, aperto a tutti coloro che avrebbero scelto di seguirlo.

Al contrario, coloro che avrebbero creduto riponendo la loro fede nel suo sangue come pagamento per i loro peccati sarebbero diventati parte del regno di Dio. Avrebbero vissuto per Cristo come loro re, facendo tutto ciò che Egli aveva comandato al suo popolo di fare.

Questo era l’insegnamento di Gesù: invitare le persone a entrare nel suo regno, il regno di Dio, attraverso il suo sangue. E questo era anche l’insegnamento di Paolo: che tutti noi, sia Israeliti che Gentili, possiamo entrare nel regno attraverso Cristo e il pagamento dei peccati. Il sangue di Gesù è il sangue della nuova alleanza, e la nuova alleanza stabilisce chi fa parte del regno di Dio e chi no. Coloro che pongono la loro fede nel sangue di Cristo e fanno di lui il re della loro vita entrano a far parte del regno di Dio.

Ma purtroppo, coloro che non lo faranno diventeranno come gli Ebrei che rifiutarono Paolo e, in definitiva, rifiutarono Cristo. Infatti, Paolo citò il profeta Isaia di fronte al rifiuto del suo messaggio da parte degli Ebrei, e questo avvertimento continua a essere valido ancora oggi:

Voi udrete e non comprenderete; guarderete e non vedrete;
perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano e io non li guarisca
.

Atti 28:26-27

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