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Per mezzo nostro

In epoca di Paolo, questa era una scena familiare. Quando gli imperatori romani tornavano da una conquista o da una guerra, entravano trionfanti nella città, preceduti da squilli di trombe e fanfare, con le strade gremite di persone che sventolavano rami di palma in segno di vittoria e celebrazione.

Ma dietro l’imperatore trionfante, e dietro le legioni di soldati che avevano combattuto la battaglia, c’erano i prigionieri, il bottino di guerra. Queste erano le persone che erano state vinte, i conquistati, coloro che erano stati sopraffatti nella guerra. Potevano essere soldati che si erano arresi o anche civili delle terre conquistate. In ogni caso, erano coloro che ora erano sottomessi, conquistati, prigionieri, e ciò che prima apparteneva loro ora era proprietà dei Romani, comprese le loro stesse vite.

Credo che questa sia l’immagine a cui Paolo sta pensando mentre parla della sua esperienza nel predicare Cristo. Dice che lui – e anche gli altri con cui condivide questo lavoro – sono come quelle persone che si trovano alla fine della processione.

Ma grazie siano rese a Dio, che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose?

2 Corinzi 2:14-16

Paolo sta dicendo che essi sono prigionieri nella processione trionfale di Cristo. Sta dipingendo l’immagine di Gesù come il re vittorioso che ha sconfitto il nemico, e loro sono dietro di lui, il loro Re.

Ma possiamo immaginare che queste persone probabilmente non avessero un buon odore. Probabilmente avevano marciato a lungo dalla loro terra natia. Probabilmente avevano sudato e forse si erano sporcati durante il viaggio. Erano probabilmente trascinati con corde e catene. Erano come coloro che chiudevano la processione trionfale del re.

Eppure questa processione è guidata da Gesù, venuto a conquistare il peccato e la morte. È venuto come un Re vittorioso, portando ciascuno di noi dietro di sé. Ma solo per coloro che saranno salvati, il “fetore” ha in realtà il profumo della vita. Dall’altro lato, per coloro che non crederanno o non seguiranno Cristo, il nostro odore è quello della morte.

In questo senso, anche noi siamo come Paolo. Siamo come coloro che vengono portati come prigionieri, come il bottino di guerra. Siamo quelli che sono stati conquistati, vinti da Cristo e dal suo sangue. E anche noi produciamo questo odore, che sia di morte o di vita. Vita per coloro che vengono salvati, o morte per coloro che periscono.

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