L’amore non è necessariamente facile da definire. Infatti, i Greci, a seconda di chi si chiede e di come si conta, hanno fino a otto parole diverse per indicare l’amore, ciascuna per cercare di definire un tipo di amore o un modo di amare:
- Eros – Amore romantico e passionale
- Philia – Amore di amicizia
- Agape – Amore altruista, l’amore incondizionato di Dio
- Storge – Amore familiare
- Mania – Ossessione, che può diventare stalking o dipendenza
- Ludus – Amore giocoso o flirtante
- Pragma – Amore duraturo e maturo basato sull’impegno
- Philautia – Amore per se stessi
Agape è il termine che Giovanni usa quando parla di come Dio ha rivelato il suo amore per noi:
In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.
1 Giovanni 4:9-10
Questa è la definizione dell’amore, l’amore che Dio ha avuto per ciascuno di noi. Il suo amore è stato sacrificarsi affinché noi potessimo vivere.
E ha dimostrato questo amore senza che noi lo amassimo. Non eravamo noi ad amare lui, ma è stato lui ad amare noi. Si è donato per noi. Che amore straordinario!
Gesù è venuto per essere un sacrificio propiziatorio. Propiziare significa fare ammenda o riparare. Questo è ciò che ha fatto Gesù. Il suo sacrificio è stato un’offerta di Dio per nostro conto affinché, mettendo la nostra fede in lui, possiamo vivere. Il nostro rapporto con Dio può essere riparato. Possiamo ricevere il perdono. Gesù ha portato il peso della punizione al nostro posto, un’espressione incredibile dell’amore agape.
Questo è davvero l’amore di Dio per ciascuno di noi.